Buon compleanno a me e a te

Il 20 luglio è una data da ricordare per tutti ma in modo speciale per me: 11 anni fa, nel 2008, io nacqui! Pensate, sono nata il giorno dello sbarco sulla Luna, dieci minuti dopo il primo passo, nell’anno del cinquantenario della NASA. Ma passiamo ad altro. Ho già parlato di questo evento nel mio precedente articolo Happy birthday Apollo 11, ma adesso ne riparlerò dicendo anche altre cose. Preparatevi: articolo lungo (sì, anche più lungo di “Spazio interstellare: ultima frontiera“.)

Di solito si ricordano le missioni Apollo 11 e 13, praticamente il più grande successo e il più grande fallimento del programma spaziale. Anche se Apollo 1 è stato ancora peggio. Ma perché non pensare anche alle altre missioni?

Spero che tutti sappiano la faccenda della Guerra Fredda e della Corsa allo Spazio, anche se dopo che un tizio ha chiesto a un osservazione lunare se la Luna è più grande della Terra…

Comunque io non rispiego tutta la cosa della Corsa allo spazio, vi basti sapere che America e Unione Sovietica cercavano di dimostrare chi era il più forte mandando sonde nello spazio (per le prime “sonda” è un complimento). L’Unione Sovietica stava avendo la meglio e così gli Stati Uniti hanno iniziato questo piano folle. Quindi c’è stato il discorso del presidente Kennedy e sono iniziati i lavori.

La prima missione, che era l’Apollo 1, non ha fatto una bella fine. Nei test è esplosa per via di un corto circuito e i tre astronauti sono morti carbonizzati.

Si passa all’Apollo 2, 3, 4, 5, 6 e 7 che sono stati solo test e si arriva all’Apollo 8 che per primo è partito e ha sorvolato la Luna dando l’OK per procedere. Domanda: perché dovevano dare l’OK? Risposta: perché nessuno aveva mai visto la Luna da vicino e non sapevano com’era, poteva anche essere di formaggio.

Le missioni 9 e 10 fanno la stessa cosa e si arriva a quella che ci interessa: l’Apollo 11.

Per ora non ho specificato tutto, quindi partiamo dall’inizio: ci sono tre astronauti: Michael Collins, Neil Armstrong e Buzz Aldrin. Devono partire per la Luna. Prima domanda: come ci arrivano?

Qui la faccenda si complica, per arrivare alla Luna si usa un razzo. Ma non un razzo qualsiasi, il razzo più grande e potente della storia: il Saturn V. Ci sono un sacco di parti: stadi, motori, rover… ma praticamente niente è dedicato all’equipaggio. 110,6 metri di altezza e neanche 3 per l’equipaggio. Appena lanciato il razzo (da Cape Canaveral) si è staccato il primo stadio, appena arrivato in orbita via il secondo stadio e poi facendo qualche manovra hanno staccato il LEM (il modulo lunare) e l’hanno riagganciato dall’altra parte perché se no avrebbero avuto il LEM sul terzo stadio e non sarebbero riusciti a partire e sarebbe stato molto più difficile farlo allunare. Invece se avessero messo il LEM in posizione subito si sarebbe rotto con l’accelerazione perché i veicoli spaziali sono molto delicati e poi l’aerodinamica avrebbe fatto davvero schifo. Pensate a una lavatrice con delle gambe montata sopra un mega razzo

Comunque una volta eseguite tutte le manovre nell’orbita terrestre gli astronauti partirono per 3 giorni di viaggio verso la Luna. Intanto i compiti non mancavano: anche in quello spazio minuscolo facevano soprattutto video da mandare alla Terra, manutenzione e aggiustamenti orbitali.

Una volta arrivata a destinazione, il Columbia (modulo di comando) fece un paio di giri intorno alla Luna per trovare la giusta rotta e, quando fu sopra il posto prescelto, sganciò l’Eagle (modulo lunare LEM) che atterrò sulla Luna. Qualche piccola complicazione ci fu: per un po’ Mission Control perse i contatti con l’Eagle ma non successe niente di che. Poi ci fu qualche altro problemino come ho già detto nel precedente articolo Happy birthday Apollo 11.

Ma adesso torniamo allo storico momento: Neil Armstrong scende la scaletta e posa il primo piede su un altro corpo celeste!

Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l’umanità.

Di sicuro avrete già visto l’immagine del piede stampato sulla Luna, ma adesso proseguo il racconto. Adesso anche Buzz Aldrin mette piede sulla Luna mentre Michael Collins è rimasto sul Columbia ad aspettare i compagni. In 21 ore, 36 minuti e 20 secondi gli astronauti raccolgono campioni, esplorano la Luna sui rover ed eseguono misurazioni scientifiche che inviano al Columbia che le trasmette a Houston.

Una chicca Neil Armstrong chiese il permesso a Houston di scendere! Sì, perché le gambe del LEM non sprofondarono come dovevano e quindi Neil fece un salto di un metro (niente di che con 0,4 g)

Il LEM riparte verso il Columbia che prende l’effetto fionda del satellite e riparte verso la Terra. Quindi ammara nel Pacifico e vengono recuperati gli astronauti che tornano a Houston. Praticamente è partito un mostro di 100 e passa metri e arriva solo una cosetta di 3 metri scarsi perché nel frattempo il terzo stadio e il LEM sono stati abbandonati nello spazio.

50 anni dopo

Adesso è un anno particolare perché è il cinquantenario di tutto questo e molto di più: è il cinquantenario dell’inizio di una nuova era. Ad esempio oggi è partita la missione sull’ISS di Luca Parmitano che durerà 286 giorni e nel frattempo faranno 205 esperimenti. Quindi auguri!

E la faccenda non è finita qui: praticamente tutti i paesi del mondo vogliono tornare sulla Luna: USA, Cina, Israele, India, Russia, Europa…

Molti contano di tornarci entro il 2024, fra un po’ sapremo la verità.

Inoltre se volete esplorare per bene il nostro satellite e la base dell’Apollo 11 potete guardare Google Moon!

E se volete rivivere quel momento storico potete guardare questo video.

Oppure potete vedere quest’altro video in versione cartone animato in italiano di Google

https://m.youtube.com/watch?v=uzbquKCqEQY&source=doodle-ntp

5 thoughts on “Buon compleanno a me e a te

  1. Camilla Luglio 21, 2019 / 15:34

    Fighissimo, lo hai spiegato troppo bene e ho visto google moon, è bellissimo!! ancora tanti auguri Alispace!

    • principolla Luglio 22, 2019 / 09:08

      Grazie, se vuoi esiste anche Google Mars

  2. Camilla Luglio 21, 2019 / 15:34

    Fighissimo, lo hai spiegato troppo bene e ho visto google moon, è bellissimo!! ancora tanti auguri Alispace!

  3. Manu Luglio 21, 2019 / 15:36

    Super articolo!!!! bravissima Alicia, il tuo racconto è eccellente. Buon compleanno piccola stella

    • principolla Luglio 22, 2019 / 09:08

      Grazie!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.