Giove al telescopio e prime astroavventure

Due sabati fa siamo andati sul terrazzino condominiale sul tetto con il telescopio a vedere neanche noi sapevamo cosa. Non avevamo preparato niente, è stata una cosa tipo: abbiamo finito la serie TV, andiamo a vedere le stelle?

Così abbiamo cominciato a fare l’allineamento. Vorrei dire: è stato tutto perfetto e in tre secondi eravamo pronti, ma è stato più della serie: l’abbiamo fatto quindici volte. Poi abbiamo girato il telscopio e abbiamo preso della altre stelle ed è andato tutto benissimo. Ehi, anche io mi devo impratichire!

Anyway, la Luna era nascosta, c’era una stella luminosissima e cosa fai, non provi a vederla? Essendo motorizzato il telescopio l’ha puntata da solo, ma essendo io uno schifo a fare l’allineamento ho dovuto fare una,che piccolo aggiustamento di rotta.

E sorpresa… Era Giove! Si vedevano tutti i satelliti che erano in linea, abbiamo provato a fare delle foto con l’apposito adattatore per il telefono, ma ovviamente abbiamo spostato il telescopio! Addio a tutto l’allineamento che avevo fatto. Comunque siamo riusciti a fare delle foto bellissime considerando che stavamo utilizzando un cellulare e non una macchina fotografica apposita. Ci siamo anche sbizzarriti e abbiamo anche messo l’altra ottica che abbiamo. Per ora da Savona è tutto!

Montaggio di Starship, spero che sia stato meno confusionario di quello dei mobili!

Oggi Starship SN20 è stata montata sul booster Super Heavy B4. Questo booster è molto potente, avrà 29 motori in grado di far volare una navicella di grandissime dimensioni come la Starship.

Presto dovremmo avere un lancio di prova in cui la navicella effettuerà un volo orbitale. Ma prima di ciò ci dovranno essere vari test, comunque lo aspetteremo con trepidazione!

Hayabusa 2, bentornata!

Hayabusa 2, sorella della sfortunatissima Hayabusa è tornata finalmente a casa, dopo tanto tempo è ritornata a casa con frammenti di asteroide. Atterrata in Australia è stata portata nel centro specializzato.

Trovate maggiori e aggiornate informazioni nel sito ufficiale (in inglese, ma se lo aprite su Chrome e schiacciate sui tre pallini in alto a destra lo potete tradurre automaticamente) di Hayabusa 2

Astrofotografia con il telefono, possibile!

Per primissima cosa: non serve niente di particolare, neanche un particolare talento. Vediamo l’occorrente:

  • Telefono
  • Cavalletto (ma è un optional, viene anche se avete degli spasmi alla mano)
  • Cielo sereno

Allora, montate il vostro smartphone sul cavalletto (o giocate prima a un bel po’ di partite all’Allegro Chirurgo) e selezionate la funzionalità Pro. A questo punto ci sono un sacco di parametri da regolare. Fregatevene, cercate solo l’ISO e il tempo di esposizione. A quel punto regolatevelo come vi pare.

I miei consigli per fare foto da una finestra senza il cavalletto è quello di mettere l’ISO a 125 e il tempo di esposizione a 2 secondi. Ma potete provare anche altre combinazioni

Regno Spaziale di Asgardia, no, non è fantascienza

Ebbene sì c’è uno stato spaziale, anzi un regno che si chiama Asgardia perché per ora è una monarchia costituzionale anche se forse diventerà una monarchia costituzionale elettiva. Qui avete il link del sito nazionale.

Per prima cosa non usano il calendario gregoriano, ma quello asgardiano. Questo calendario parte dal 2016 anno di fondazione di Asgardia. Se vi interessa vi lascio il link del calendario qui.

Ovviamente c’è anche una valuta. Il Solar. Vi lascio uno slideshow qui sotto per farvele vedere

La bandiera è questa qui. Il tondo all’interno rappresenta il Sole, gli ovali gialli i pianeti del Sistema Solare e quelli bianchi rappresentano le scoperte che l’umanità farà.

C’è un motto che è One Humanity One Unity cioè Un’Umanità Un’Unità e un inno. E le leggi? Per questo c’è una costituzione!

Asgardia fa parte delle Nazioni Unite.

Ovviamente c’è anche un’inno, qui trovate il PDF con il testo

L’unico territorio di questo regno è Asgardia-1 un satellite lanciato da una base della NASA in Virginia. Questo satellite contiene un hard disc con una memoria di circa 512 giga.

Asgardia è stata fondata da Igor Ashurbeyli il 12 ottobre 2016. Si sono prefissati di avere una base permanente sulla Luna entro il 2043.

Se qualcuno volesse aprire un sito asgardiano invece che .it avrebbe .space.

Volete diventare cittadini di questo stato? Ecco il modulo!

L’inquinamento luminoso

Forse non tutti sanno che non c’è solo l’inquinamento atmosferico, ma anche quello luminoso. Questo inquinamento non è un grande cruccio da sostenere di per sé, ma indirettamente provoca anche quello atmosferico. Infatti se ci sono molte luci accese ai consumerà anche più corrente e quindi ci sarà bisogno di più materiali per crearla… è tutta una catena. Ma il motivo per cui ve ne parlando è che per gli appassionati di stelle o anche i professionisti non le riescono più a vedere come una volta.

Che cosa comporta l’inquinamento luminoso?

Se voi andate in una grande città non vedrete bene le stelle come in una landa desolata che si estende per chilometri. Recentemente sono andata in Islanda, e anche se non avessi visto l’Aurora Boreale, avrei visto un sacco di stelle. Sembrava di poterle toccare, ed erano anche più luminose!

L’inquinamento luminoso agisce come il Sole. Non è che le stelle scompaiono di giorno, certe sì, ma altre le potremmo vedere sempre. Ma la luce del Sole è troppo forte e quindi noi non le vediamo. Lo stesso succede con questo inquinamento luminoso. E anche se le vediamo ci sembreranno poco luminose, la loro luminosità non cambia, ma cambia la luce intorno a noi. Al confronto delle altre luci le stelle ci sembreranno fioche.

Da che cosa è causato l’inquinamento luminoso?

Beh, un pochino da noi. Ma molto poco. Le luci delle auto o delle case hanno il loro impatto, ma più sull’inquinamento atmosferico. Il problema sono più i lampioni. Ovviamente ne abbiamo bisogno, anche perché con solo le luci di ogni macchina la cosa potrebbe diventare un po’ pericolosa.

Ma c’è una soluzione per togliere un po’ di questo inquinamento. La soluzione è fare cime a Parigi che hanno messo una specie di imbuto a tutti i lampioni, in questo modo le stelle si vedono molto meglio che a Roma o altre città e la luce va tutta verso il basso illuminando le varie strade.

Che cosa possiamo fare?

Sfortunatamente non possiamo fare molto, possiamo solo proporre l’iniziativa al nostro Comune, per il resto non possiamo fare molto, a meno di non essere sindaco.

Aurore Boreali, le luci del Nord

Questo articolo mischia i viaggi e l’astronomia. È l’Aurora Boreale. Mi trovo in Islanda dove sono famose, io posso dire di essere una di quelle persone che le ha viste. Quando non sapevo ancora se le avrei viste sono stata al Perlan (un museo di Reykjavík, capitale dell’Islanda) dove lo spiegava molto bene. Alla fine le Aurore sono generate dal Sole e dal suo vento che qui spira anche nella sua forma terrestre.

Multi aurore

Spero che tutti voi sapeste delle Aurore nella loro forma terrestre, ma cosa curiosa è che non avvengono solo qui. Infatti ci sono anche le Aurore di Saturno, Giove e Ganimede. Ma non solo, ci sono anche quelle di Nettuno e di Urano. Il procedimento e circa lo stesso e anche lì questo fenomeno tanto ricercato avviene. Questa è una scoperta recente, fatta nel tuffo di Cassini dentro Saturno. A parte il fatto che sono abbastanza distanti c’è una fregatura: noi non potremmo vederle neanche se arrivassimo su questi pianeti. Ebbene sì, l’Aurora dei giganti gassosi è agli ultravioletti. Cosa sono gli ultravioletti? Spero che sappiate com’è fatto un arcobaleno 🌈. Come vedete dall’emoji il primo colore è il rosso e l’ultimo è il viola. Prima del rosso e dopo il viola ci sono altri colori che noi non riusciamo a vedere, gli infrarossi e gli ultravioletti. Quindi il nostro arcobaleno diventerebbe così:

Nell’antichità le Aurore boreali era considerate qualcosa di magico. Per gli scandinavi era il Bifrost, un ponte che collegava la terra con Asgard, per i cinesi era il dragone, per i nativi americani erano gli antenati… ogni popolo che le vedeva pensava a qualcosa di diverso.

La mia esperienza

In Islanda è d’obbligo prenotare un tour per provare a vedere le aurore boreali. Ci sono quelli che costano 50 euro e quelli che ne costano 120. Noi in tre ne abbiamo trovato uno in minibus (che è più ricercato) a 100 euro. Siamo partiti con la speranza di vedere le stelle come aveva fatto un nostro amico qualche giorno prima. E nella prima fermata che abbiamo fatto un po’ le abbiamo viste (intendo le stelle). Alla seconda abbiamo visto attraverso le nuvole una macchiolina verde. Io ero già al settimo cielo. Poi ci siamo diretti verso una piccola gola, abbiamo aperto la porta e ci siamo trovati davanti il “Bifrost”. Sembrava davvero un ponte che collegava i due monti. Poi c’è stata un eruzione solare più forte (immagino) e ha cominciato ad espandersi e a “danzare” come nei film. A un certo punto ha fatto anche un ghirigoro che ricordava moltissimo il vento come lo disegnano i bambini.

Conclusioni

Vedere l’Aurora e qualcosa di magico, soprattutto quando sei solo in venti e non in settanta. Poi con le stelle da sfondo era qualcosa di magnifico.

Fotografare

Non servono macchine fotografiche da migliaia di euro per avere qualche foto dove si può distinguere questo fenomeno (le foto qui sotto sono fatte con macchine professionali). Per avere qualcosa basta un cellulare. Tutti i cellulari hanno la funzione Pro. Impostate l’ISO (c’è scritto sopra) altissimo e il tempo di esposizione (di solito indicato con un otturatore) abbastanza alto, ma non tantissimo. Un treppiede è utile solo per il fatto che bisogna non muovere la fotocamera. Per le macchine fotografiche non professionali e dove non si può regolare niente si può mettere la modalità Fuochi d’artificio, che hanno quasi tutte le macchine.

Aurore
l’Aurora che abbiamo visto noi
Aurore

Programma Artemis, donne e uomini sulla Luna nel 2024

In questo breve video della NASA potete vedere come avverrà il programma Artemis.

Questo progetto è un collage di altri progetti che non sono mai avvenuti. Il programma Constellation, il predecessore di Artemis, comprendeva Ares 1 e 5. Se siete appassionati di The Martian come me questi nomi vi ricorderanno qualcosa.

ATTENZIONE! Vi posso dire con certezza che questo programma spaziale non porterà solo gli uomini su la Luna, ma anche su Marte. Il programma Artemis è dunque un programma polivalente! 2 al prezzo di 1! Un bello sconto. A proposito di prezzi, il progetto costerà un bel po’. Diciamo che costerà 1,6 MILIARDI di dollari. Terra chiama NASA, Terra chiama NASA! 1,6 miliardi di dollari!

Probabilmente avrete già sentito parlare di Orion. Sarà la navicella che porterà gli uomini su Marte e sulla Luna.

Questo progetto ha avuto una storia politica travagliata. Ha avuto costanti modifiche, e per questo ho atteso tanto prima di scrivere un articolo in merito. Adesso la cosa sembra abbastanza stabile.

In torno a questo programma ci sono altre cose. Molto interessante il Lunar Gateway

Lunar Gateway

In parole povere è una mini ISS che girerà intorno alla Luna. Anche questa sarà creata da più agenzie spaziali.

Il Lunar Gateway

Orion

Orion è una navicella parzialmente riutilizzabile. Non si può riutilizzare tutto, ma meglio che niente. È stata modificata nel tempo ma la funzione è sempre quella: portare gli astronauti sulla Luna e su Marte senza ammazzarne nessuno.

Orion

Se avete notato, nel cartello c’è scritto: “The Constellation Programm”. Infatti Orion faceva parte di quel programma. Quello era un modellino a dimensioni naturali.

Le tute

Su questo campo non c’è stata una grande rivoluzione. Ci saranno due tute: l’XEMU che servirà per passeggiare sulla Luna, e l’OCSS che servirà per sopravvivere dentro la Orion.

Questi sono per ora i piani. Poi si vedrà.

Come vivremo su Marte in un libro

Un altro libro che mi è piaciuto molto è questo: Come vivremo su Marte. Avevo già fatto la recensione di The Martian. È molto interessante e la scrittrice è davvero simpatica. Dice un mucchio di curiosità su l’Apollo e quello che lo ha preceduto. Ecco comunque la scheda del libro:

Autrice: Mary Roach

Traduzione: Francesca Mastruzzo, Alessandro Vezzoli

Edizione: il Saggiatore

Genere: Saggio astronomico

Titolo originale: Packing for Mars

Come vivremo su Marte
La copertina del libro

A me è piaciuto molto questo libro perché racconta tante cose interessanti, non le solite cose che si sentono dire. Lo sapevate che in Giappone gli astronauti devono fare 100 gru (ovviamente sono origami) per poter passare? Vi faccio vedere il sommario:

Come vivremo su Marte
Come vivremo su Marte

Come potete vedere è abbastanza scherzoso, secondo me è facile da leggere e di sicuro ne vale la pena.

Teoricamente non parla molto di Marte, infatti il titolo originale era Packing for Mars, più o meno Facendo le valigie per Marte. Rende molto di più l’idea.

Certi capitoli non leggeteli subito prima di pranzo/cena perché parlano anche di vomito e robe varie.

Se volete saperne di più potete andare sul sito dell’editore: ilsaggiatore.com

Per chi non avesse voglia di andare su un altro sito questa è la descrizione del sito che trovate su ilSaggiatore

Presentazione ufficiale

La nostra prossima casa la affitteremo in un altro pianeta del sistema solare. Trascorreremo le vacanze estive sulla Luna e nelle sere d’agosto ci ritroveremo a brindare a un cocktail party in qualche catena alberghiera su Marte. Tutto intorno a noi vedremo l’infinito, il firmamento, ascolteremo la musica abissale dei buchi neri, contempleremo quella sfera sublime e ridicola che è la Terra. Dopo millenni passati ad alloggiare sulla superficie terrestre – a camminarci, a inalarne gli odori e a solcarne il cielo e i mari – l’uomo sta per cambiare dimora. Probabilmente non avverrà domani, ma è certo che in un futuro non troppo remoto questo sogno sarà alla nostra portata.

Eppure, nello spazio sembra mancare tutto ciò di cui abbiamo bisogno per sopravvivere: l’acqua, la gravità, l’aria. Mancano tutte le nostre irrinunciabili comodità, come profumate toilette, cibi esotici, la possibilità di fare romantiche camminate o di contemplare la variopinta bellezza dei fiori. Come reagirebbero il nostro corpo e la nostra psiche a tutte queste privazioni? Cosa succederebbe se durante il viaggio ci trovassimo a vomitare nel nostro casco da astronauti? Se fossimo costretti per settimane a non curare la nostra igiene? Se nei lunghi viaggi a bordo delle navicelle ci fosse precluso di fare l’amore?
Per dare una risposta a tutti questi quesiti le agenzie spaziali hanno allestito sulla Terra innovativi e bizzarri ambienti per simulare le situazioni più estreme: prove dure e allo stesso tempo stravaganti alle quali deve sottoporsi chiunque desideri avventurarsi nell’universo.

Con il suo avvincente stile narrativo Mary Roach descrive in modo arguto, divertente e irriverente tutti i compromessi che dovremmo accettare per lasciare il nostro pianeta e andare a vivere su Marte, raccontando aneddoti e incidenti – spesso tragicomici – capitati agli astronauti mentre si trovavano a fluttuare nel cosmo. Come vivremo su Marte non è solo una sorprendente guida per la sopravvivenza nello spazio, ma un’esplorazione di ciò che significa essere umani, con i nostri limiti, le nostre fragilità biologiche e culturali. A quanta normalità sapremo rinunciare? Per quanto tempo? E come ci trasformerà questa nuova vita?

NASA TV su Sky (istruzioni valide per il pianeta Terra)

Dopo tante ricerche infruttuose ieri sono riuscita a trovare il modo di vedere NASA TV su Sky. Probabilmente a molti di voi non importerà questo articolo, ma dato che non è spiegato quasi da nessuna parte, ho deciso di fare un articolo.

Premessa: io ho Sky che è trasmesso dal satellite Hotbird insieme a NASA TV. Quindi se qualcuno vede la TV trasmessa da questo satellite credo che possa vederla. Premetto anche che io ho Sky Q e quindi il procedimento potrebbe essere diverso per altri decoder Sky.

  1. Accendere la TV e il decoder di Sky
  2. Andare nella Home di Sky Q
  3. Cercare la voce Impostazioni
  4. Nella voce Impostazioni cercare la voce Altri Canali SAT
  5. Avviare la ricerca dei canali
  6. Dal 9001 in poi ci saranno tutti i canali trasmessi da Hotbird
  7. Da me NASA TV HD (che si vede benissimo) è il canale 9354

Questi sono i passaggi per trovare NASA TV. Non ho trovato invece NASA TV UHD (Ultra HD), ma si vede benissimo anche solamente HD. È in inglese, ma si capisce abbastanza bene e poi ci sono tanti video…

SuperConsiglio

Guardate NASA TV dalle 14 a mezzanotte. Sapete perché? Perché c’è il fuso orario e le ore di lavoro sono circa quelle.

Comunque è molto bella, può capitare il momento in cui vedi solo la Terra ripresa dalla ISS, ma molte volte ci sono dei servizi sui razzi, inquadrano in diretta Huston… la mia preferita è “Una settimana alla NASA”.