Fino a Marte! Con Starship!

Elon Musk, il fondatore di SpaceX, ha presentato il suo progetto di colonizzazione di Marte: nuovissime navicelle e razzi, che per ora sono solo un prototipo, ma presto potrebbero diventare realtà.

Starship sarà gigantesca: alta 50 metri e con un diametro di 9 sarà costruita in acciaio, molto adattabile nello spazio e riuscirà a portare 150 tonnellate di ossigeno, carburante, cibo e persone. Inoltre avrà 6 motori al fondo per muoversi nello spazio. Ovviamente il booster che spingerà Starship sarà molto potente: ecco che entra in scena Super Heavy! Super Heavy avrà 31 motori, ripeto 31 motori! E sarà alto 68 metri. Più di Starship! Comunque non abbiamo ancora molti dettagli.

Vedremo cosa farà la SpaceX.

Se qualcuno volesse leggersi il tutto in inglese sul sito della SpaceX il link è questo.

SpaceX

HD30298Dw2m, perché non l’hanno chiamato Pippo?

Da giugno 2019 fino al 10 ottobre 2019 andando sul sito altrimondi.inaf.it possiamo proporre un nome per la stella e per il pianeta che ci è stato assegnato in quanto stato. Poi dal 20 ottobre al 10 novembre potremo votare tra alcuni nomi già selezionati dall’UAI (Unione Astronomica Internazionale). Il 15 novembre si saprà il nome finale. Il nostro sistema planetario è HD 102195. Noi dobbiamo dare il nome a questo caldo pianeta gassoso e alla sua stella. Quindi diamoci dentro! E non dimentichiamoci di partecipare alla votazione finale! Il caldo pianeta solare assomiglia a Giove, mentre la sua stella è molto diversa dal Sole.

Il nome

ASI, spazio tricolore

Ci sono tante agenzie spaziali… praticamente ogni Paese ha la sua, ma onestamente che ce frega di quella neozelandese? Quindi oggi voglio parlare della nostra agenzia spaziale: l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana).

A novembre 2018 l’ASI ha compiuto 30 anni!

Vediamo la sua storia! (Preparatevi le risate…)

1988 il governo italiano istituisce l’ASI: si impone 6 obbiettivi: conoscere meglio l’Universo, studiare la Terra dallo spazio, le telecomunicazioni, vivere nello spazio, lo sviluppo dei razzi e la meteorologia.

Gennaio 1991 l’ASI lancia Italsat-1 (il primo satellite per le telecomunicazioni) seguito da Italsat-2.

Ottobre 1992 NASA e ASI collaborano per la prima volta e riescono a mandare in orbita il satellite LAGEOS-2 (prima c’era LAGEOS-1 fato solo dalla NASA nel 1976).

1996 si lancia! Beppo-SAX è una sonda che ha studiato le trasmissioni con la banda X, è rimasto attivo fino al 2003 ed è durato 4 anni più del previsto.

Vorrei poterceli mettere tutti, ma a meno che non abbiate una dozzina di anni a disposizione…

Sappiate che l’ASI ha collaborato a tutte le missioni che sono state lanciate con almeno uno strumento a bordo. È stata la prima nazione oltre agli USA e all’Unione Sovietica ad avere un satellite e ha collaborato con l’ESA nella missione lanciata nel 2004: Rosetta.

La cosa che fa ridere è che, avendo paura di perderla, abbiamo costruito una sonda con il guinzaglio!

Sì, proprio così, una sonda che aveva una corda (non arrivava a terra) che non si saprà mai a cosa servisse… se trovate il perché scrivetelo nei commenti.

Comunque vorrei potervi dire di più ma so che diventerei incredibilmente noiosa e non voglio farvi addormentare.

L’ultima cosa: in Italia è stato fabbricato il 50% dell’ISS tra cui la famosissima cupola e il Nodo 1.

Freccette planetarie

Giochiamo a freccette! Peccato che il bersaglio siamo noi!

E sì, per il 9 settembre 2019 un asteroide chiamato 2006 QV89 ci raggiungerà e forse ci cadrà addosso!

L’hanno scoperto per primi i ricercatori del Catalina Sky Survey nell’agosto del 2006, infatti si chiama 2006 QV89.

È stato inserito nei PHAs (gli asteroidi potenzialmente pericolosi o Potenzially Hazardous Asteroids).

Questo asteroide è monitorato dall’ESA e misura 31 metri circa.

Questo asteroide misura il doppio di quello caduto in Russia nel 2013.

Le possibilità che questo asteroide colpisca la Terra sono abbastanza basse: 0,13%, quindi possiamo stare tranquilli.

Comunque volevate vedere un’esplosione nel cielo? Nel 2029 l’asteroide Apophis sfiorerà la Terra e potrebbe esserci bisogno di contromisure fantascientifiche.

Invece nel dicembre 2018 un asteroide di 1,6 km è passato molto vicino alla Terra.

Ma state tranquilli: per creare problemi serissimi (come l’estinzione dei dinosauri) dovrebbe misurare 11-12 km e dovrebbe cadere sulla terra ferma perché se cadesse in acqua farebbe spruzzi alti un centinaio di metri ma niente di più.

No problem quindi, per ora possiamo dormire senza il pericolo imminente dell’estinzione umana.