Artemis 1, il primo lancio

Il logo di Artemis 1

Questa missione è solamente un test senza esseri umani per il SLS (Space Launch System). Questa missione è il secondo test per la capsula Orion e per l’SLS e precedentemente era conosciuta con il nome di Exploration Mission 1 (EM-1). Stavolta la navicella si farà un giro panoramico della Luna per poi tornare a terra.

Giorno

1

2-5

6

7-9

10

11-14

15

16

17

18-21

22

Cosa succede?

Lancio e iniezione traslunare

Viaggetto verso la Luna

Sorvolo lunare

Transito DRO*

Ingresso DRO

Permanenza DRO

Partenza da DRO

Preparazione sorvolo lunare

Fionda gravitazionale

Ritorno verso la Terra

Rientro e recupero

*DRO= Orbita Lunare Distante Retrograda

Questa missione doveva partire nel 2020, ma per i problemi che ben conosciamo partirà alla fine del 2021

Regno Spaziale di Asgardia, no, non è fantascienza

Ebbene sì c’è uno stato spaziale, anzi un regno che si chiama Asgardia perché per ora è una monarchia costituzionale anche se forse diventerà una monarchia costituzionale elettiva. Qui avete il link del sito nazionale.

Per prima cosa non usano il calendario gregoriano, ma quello asgardiano. Questo calendario parte dal 2016 anno di fondazione di Asgardia. Se vi interessa vi lascio il link del calendario qui.

Ovviamente c’è anche una valuta. Il Solar. Vi lascio uno slideshow qui sotto per farvele vedere

La bandiera è questa qui. Il tondo all’interno rappresenta il Sole, gli ovali gialli i pianeti del Sistema Solare e quelli bianchi rappresentano le scoperte che l’umanità farà.

C’è un motto che è One Humanity One Unity cioè Un’Umanità Un’Unità e un inno. E le leggi? Per questo c’è una costituzione!

Asgardia fa parte delle Nazioni Unite.

Ovviamente c’è anche un’inno, qui trovate il PDF con il testo

L’unico territorio di questo regno è Asgardia-1 un satellite lanciato da una base della NASA in Virginia. Questo satellite contiene un hard disc con una memoria di circa 512 giga.

Asgardia è stata fondata da Igor Ashurbeyli il 12 ottobre 2016. Si sono prefissati di avere una base permanente sulla Luna entro il 2043.

Se qualcuno volesse aprire un sito asgardiano invece che .it avrebbe .space.

Volete diventare cittadini di questo stato? Ecco il modulo!

Programma Artemis, donne e uomini sulla Luna nel 2024

In questo breve video della NASA potete vedere come avverrà il programma Artemis.

Questo progetto è un collage di altri progetti che non sono mai avvenuti. Il programma Constellation, il predecessore di Artemis, comprendeva Ares 1 e 5. Se siete appassionati di The Martian come me questi nomi vi ricorderanno qualcosa.

ATTENZIONE! Vi posso dire con certezza che questo programma spaziale non porterà solo gli uomini su la Luna, ma anche su Marte. Il programma Artemis è dunque un programma polivalente! 2 al prezzo di 1! Un bello sconto. A proposito di prezzi, il progetto costerà un bel po’. Diciamo che costerà 1,6 MILIARDI di dollari. Terra chiama NASA, Terra chiama NASA! 1,6 miliardi di dollari!

Probabilmente avrete già sentito parlare di Orion. Sarà la navicella che porterà gli uomini su Marte e sulla Luna.

Questo progetto ha avuto una storia politica travagliata. Ha avuto costanti modifiche, e per questo ho atteso tanto prima di scrivere un articolo in merito. Adesso la cosa sembra abbastanza stabile.

In torno a questo programma ci sono altre cose. Molto interessante il Lunar Gateway

Lunar Gateway

In parole povere è una mini ISS che girerà intorno alla Luna. Anche questa sarà creata da più agenzie spaziali.

Il Lunar Gateway

Orion

Orion è una navicella parzialmente riutilizzabile. Non si può riutilizzare tutto, ma meglio che niente. È stata modificata nel tempo ma la funzione è sempre quella: portare gli astronauti sulla Luna e su Marte senza ammazzarne nessuno.

Orion

Se avete notato, nel cartello c’è scritto: “The Constellation Programm”. Infatti Orion faceva parte di quel programma. Quello era un modellino a dimensioni naturali.

Le tute

Su questo campo non c’è stata una grande rivoluzione. Ci saranno due tute: l’XEMU che servirà per passeggiare sulla Luna, e l’OCSS che servirà per sopravvivere dentro la Orion.

Questi sono per ora i piani. Poi si vedrà.

Robot spaziale!

Ebbene sì, dopo le scimmie, i moscerini, i gatti… abbiamo mandato nello spazio anche un robot! Il primissimo robot sulla ISS! Ripeto il primo robot sulla ISS!! Novità assoluta!

Il nome ufficiale è Skybot-F850, ma sulla ISS lo chiamano tutti Fedor. Non chiedetemi perché.

Può fare 46 movimenti anche complessi, il più complesso è quello di avvitare e svitare dei bulloni. A noi sembra una cavolata, ma non è così. Infatti ci vuole della coordinazione occhi-mani per poterlo fare. E la cosa non è così facile da ricreare in un robot.

Insomma, abbiamo fatto un buon lavoro! Anzi l’hanno fatto i russi dato che Fedor è un cosmonauta (astronauta russo).

È il primo robot umanoide ad andare nello spazio. Sicuramente non è un tappetto: è alto due metri! Pesa tanto, 160 kg! Deve mettersi a dieta!

Sincro passeggiata femminile

Sì, sembra il nome di una disciplina olimpica: Passeggiata femminile nello spazio. Il fatto è che due astronaute, Christina Koch e Jessica Meir, sono uscite contemporaneamente dalla ISS sotto la guida di Luca Parmitano (comandante dell’ISS) per sostituire delle batterie.

La cosa ha fatto molto scalpore perché è stata la prima passeggiata spaziale interamente femminile.

Tra l’altro Christina Koch è un’ottima candidata per la missione sulla Luna del 2024.

Passeggiata femminile

Naufrago in mare!! Anzi, tardigrado

Non so se conoscete la sonda israeliana Beresheet, comunque ecco un riassunto: partenza eccezionale, viaggio eccezionale e tutto eccezionale, però poi si è schiantata sulla Luna. Beresheet conteneva un’enciclopedia di 30 milioni di pagine dove è scritto tutto lo scrivibile della conoscenza umana. L’idea era di far sopravvivere la conoscenza umana anche nel caso in cui la Terra esplodesse eccetera eccetera.

Cosa non così conosciuta: la sonda trasportava anche un’intera popolazione di tardigradi! I tardigradi sono degli animaletti di 1,5 millimetri che possono sopravvivere praticamente a tutto: 10 anni nello spazio, 20 anni senza cibo, 30 anni senz’acqua… tutto questo è un’eredità genetica lasciata da tantissime piante e funghi.

Ecco una foto

State tranquilli: non c’è pericolo che i tardigradi invadano la Luna: sono avvoliti in una super pellicola. Credono che siano sopravvissuti e anche che siano sopravvissute le informazioni contenute nel DVD, cioè l’enciclopedia che conteneva Beresheet.

Ma sì, arriviamo anche noi!

Per non farci mancare la Luna in questa settimana gustiamoci la partenza della sonda indiana Chandrayaan 2!

Avevamo già parlato di Chandrayaan 1 che ha scoperto l’acqua sulla Luna.

La sonda è stata lanciata il 14 luglio 2019 e adesso ha raggiunto la Luna. L’Indian Space Research Organisation ha costruito un orbiter, un rover e un lander.

L’orbiter dovrebbe durare un anno, mentre gli altri due 15 giorni.

Il lander si chiama Vikram, mentre il rover si chiama Pragyam. Vikram ha con sé molti strumenti, eccone alcuni: un sismometro per studiare i piccoli lunamoti, una sonda per studiare le proprietà termiche, un esercito di catarifrangenti per misurazioni precisissime della distanza Terra-Luna…

Pragyam invece ha pochi strumenti che sono: il LIBS che serve per effettuare misurazioni scientifiche ad alta precisione usando lo spettro al plasma e l’APXS che è uno spettrometro che emette particelle e usando “l’eco” di quest’ultime si può vedere la composizione chimica elementare di un oggetto. Piccola nota: è radioattivo.

Ecco anche il LIBS e l’APXS (in quest’ordine)

Buon compleanno a me e a te

Il 20 luglio è una data da ricordare per tutti ma in modo speciale per me: 11 anni fa, nel 2008, io nacqui! Pensate, sono nata il giorno dello sbarco sulla Luna, dieci minuti dopo il primo passo, nell’anno del cinquantenario della NASA. Ma passiamo ad altro. Ho già parlato di questo evento nel mio precedente articolo Happy birthday Apollo 11, ma adesso ne riparlerò dicendo anche altre cose. Preparatevi: articolo lungo (sì, anche più lungo di “Spazio interstellare: ultima frontiera“.)

Di solito si ricordano le missioni Apollo 11 e 13, praticamente il più grande successo e il più grande fallimento del programma spaziale. Anche se Apollo 1 è stato ancora peggio. Ma perché non pensare anche alle altre missioni?

Spero che tutti sappiano la faccenda della Guerra Fredda e della Corsa allo Spazio, anche se dopo che un tizio ha chiesto a un osservazione lunare se la Luna è più grande della Terra…

Comunque io non rispiego tutta la cosa della Corsa allo spazio, vi basti sapere che America e Unione Sovietica cercavano di dimostrare chi era il più forte mandando sonde nello spazio (per le prime “sonda” è un complimento). L’Unione Sovietica stava avendo la meglio e così gli Stati Uniti hanno iniziato questo piano folle. Quindi c’è stato il discorso del presidente Kennedy e sono iniziati i lavori.

La prima missione, che era l’Apollo 1, non ha fatto una bella fine. Nei test è esplosa per via di un corto circuito e i tre astronauti sono morti carbonizzati.

Si passa all’Apollo 2, 3, 4, 5, 6 e 7 che sono stati solo test e si arriva all’Apollo 8 che per primo è partito e ha sorvolato la Luna dando l’OK per procedere. Domanda: perché dovevano dare l’OK? Risposta: perché nessuno aveva mai visto la Luna da vicino e non sapevano com’era, poteva anche essere di formaggio.

Le missioni 9 e 10 fanno la stessa cosa e si arriva a quella che ci interessa: l’Apollo 11.

Per ora non ho specificato tutto, quindi partiamo dall’inizio: ci sono tre astronauti: Michael Collins, Neil Armstrong e Buzz Aldrin. Devono partire per la Luna. Prima domanda: come ci arrivano?

Qui la faccenda si complica, per arrivare alla Luna si usa un razzo. Ma non un razzo qualsiasi, il razzo più grande e potente della storia: il Saturn V. Ci sono un sacco di parti: stadi, motori, rover… ma praticamente niente è dedicato all’equipaggio. 110,6 metri di altezza e neanche 3 per l’equipaggio. Appena lanciato il razzo (da Cape Canaveral) si è staccato il primo stadio, appena arrivato in orbita via il secondo stadio e poi facendo qualche manovra hanno staccato il LEM (il modulo lunare) e l’hanno riagganciato dall’altra parte perché se no avrebbero avuto il LEM sul terzo stadio e non sarebbero riusciti a partire e sarebbe stato molto più difficile farlo allunare. Invece se avessero messo il LEM in posizione subito si sarebbe rotto con l’accelerazione perché i veicoli spaziali sono molto delicati e poi l’aerodinamica avrebbe fatto davvero schifo. Pensate a una lavatrice con delle gambe montata sopra un mega razzo

Comunque una volta eseguite tutte le manovre nell’orbita terrestre gli astronauti partirono per 3 giorni di viaggio verso la Luna. Intanto i compiti non mancavano: anche in quello spazio minuscolo facevano soprattutto video da mandare alla Terra, manutenzione e aggiustamenti orbitali.

Una volta arrivata a destinazione, il Columbia (modulo di comando) fece un paio di giri intorno alla Luna per trovare la giusta rotta e, quando fu sopra il posto prescelto, sganciò l’Eagle (modulo lunare LEM) che atterrò sulla Luna. Qualche piccola complicazione ci fu: per un po’ Mission Control perse i contatti con l’Eagle ma non successe niente di che. Poi ci fu qualche altro problemino come ho già detto nel precedente articolo Happy birthday Apollo 11.

Ma adesso torniamo allo storico momento: Neil Armstrong scende la scaletta e posa il primo piede su un altro corpo celeste!

Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l’umanità.

Di sicuro avrete già visto l’immagine del piede stampato sulla Luna, ma adesso proseguo il racconto. Adesso anche Buzz Aldrin mette piede sulla Luna mentre Michael Collins è rimasto sul Columbia ad aspettare i compagni. In 21 ore, 36 minuti e 20 secondi gli astronauti raccolgono campioni, esplorano la Luna sui rover ed eseguono misurazioni scientifiche che inviano al Columbia che le trasmette a Houston.

Una chicca Neil Armstrong chiese il permesso a Houston di scendere! Sì, perché le gambe del LEM non sprofondarono come dovevano e quindi Neil fece un salto di un metro (niente di che con 0,4 g)

Il LEM riparte verso il Columbia che prende l’effetto fionda del satellite e riparte verso la Terra. Quindi ammara nel Pacifico e vengono recuperati gli astronauti che tornano a Houston. Praticamente è partito un mostro di 100 e passa metri e arriva solo una cosetta di 3 metri scarsi perché nel frattempo il terzo stadio e il LEM sono stati abbandonati nello spazio.

50 anni dopo

Adesso è un anno particolare perché è il cinquantenario di tutto questo e molto di più: è il cinquantenario dell’inizio di una nuova era. Ad esempio oggi è partita la missione sull’ISS di Luca Parmitano che durerà 286 giorni e nel frattempo faranno 205 esperimenti. Quindi auguri!

E la faccenda non è finita qui: praticamente tutti i paesi del mondo vogliono tornare sulla Luna: USA, Cina, Israele, India, Russia, Europa…

Molti contano di tornarci entro il 2024, fra un po’ sapremo la verità.

Inoltre se volete esplorare per bene il nostro satellite e la base dell’Apollo 11 potete guardare Google Moon!

E se volete rivivere quel momento storico potete guardare questo video.

Oppure potete vedere quest’altro video in versione cartone animato in italiano di Google

https://m.youtube.com/watch?v=uzbquKCqEQY&source=doodle-ntp

Mezza Luna al prezzo di una!

D’accordo, uno sconto non dovrebbe essere così, anche perché se no non è uno sconto. Ma questo 16 luglio abbiamo potuto vedere un’eclissi parziale di Luna. Se ricordate avevo fatto un articolo. Se non vi ricordate pazienza.

Comunque, ironia della sorte, il 16 luglio è il giorno in cui il Saturn V è partito verso una destinazione molto conosciuta…

Le eclissi di Luna funzionano così: la Terra è in mezzo al Sole e al nostro satellite e quindi la Luna non scompare magicamente, ma viene oscurata dalla nostra ombra!

L’apice dell’eclissi è arrivato alle 23:30, ora in cui ho potuto vederla senza problemi.

Falcon Heavy: commercialmente riutilizzabile

Oggi la SpaceX ha fatto il primo lancio commerciale (attenzione: non è il primo lancio, ma il secondo. Però questo è il primo che porta un satellite, ricordate la Tesla che viaggiava nello spazio? Quella era una prova) del Falcon Heavy.

Il Falcon Heavy è un razzo interamente riutilizzabile (a differenza del Saturn V) il cui scopo è abbassare i costi per via del fatto che una volta costruito è riutilizzabile all’infinito! (Potrei farci una pubblicità: Falcon Heavy. Una volta costruito è riutilizzabile all’infinito!)

Il lancio è stato rinviato dal 9 al 10 aprile per causa del maltempo, ma alla fine il razzo è riuscito a partire con i suoi 6.000 kg del Arabsat-6A (un satellite per le telecomunicazioni).

I booster del razzo rientrano verticalmente (senza il carburante) nelle zone Landing 1 e 2.

Alto 70 metri riesce a portare fino a 54 tonnellate nell’orbita bassa (160-2000 km) e 22000 kg nell’orbita geostazionaria (36000 km) e questo fa del Falcon Heavy il razzo funzionante più potente al mondo.