Premessa: questo articolo l’ho scritto per Camy di camygourmet.it se dovete fare un pranzo e non sapete cosa cucinare guardatelo!
Il secondo nome dei cibi liofilizzati non è bontà ma insomma non si può avere tutto, però il disgusto sarà ripagato dalle bollicine d’acqua che potreste fare sulla ISS.
I cibi vengono essiccati e messi in una bustina che poi viene spedita nello spazio, a questo punto ci metti una goccia d’acqua e… voilà la cena è servita!
Con questo procedimento si risparmia peso e spazio, ma soprattutto si conserva di più.
Ma c’è anche la termosensibilizzazione che è un trattamento a caldo all’interno di un autoclave che fa gli stessi effetti solo che bisogna solo riscaldarlo con un microonde sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Però non è facile fare cibi per astronauti: la NASA ha delle regole molto precise ad esempio sulla scadenza dei prodotti detta shelf life.
Oggi in Italia, o più precisamente a Torino, c’è lo Space Food Lab di Argotec, una ditta che si occupa degli astronauti dell’ESA.
Questo progetto ha avuto inizio con le forniture per Luca Parmitano che consistevano in piatti tipici italiani e poi hanno continuato con Samantha Cristoforetti.
Addirittura puoi scegliere tra vari piatti già pronti!
Grazie Principolla! ma lo sai che mi è venuta voglia di mangiare questo cibo spaziale???
Io fossi in te non lo farei: mi sa che è proprio schifido