Il pianeta da 6 milioni di dollari

Sorpresa! Il pianeta 55 Cancri è composto da uno strato superficiale di grafite e uno spesso di un reticolo cristallino di atomi di carbonio (tradotto è uno spesso strato di diamanti).

55 Cancri è un pianeta prezioso! Pensate è grande 2 volte la Terra: pensate quante matite e quanti gioielli si potrebbero fare!

Su 55 Cancri un giorno dura 18 ore e il calore generato (2150 Cº circa) è il luogo perfetto per la formazione di diamanti!

Questa “superTerra” (così vengono chiamati i pianeti più grossi della Terra al di fuori del Sistema Solare) è a 40 anni luce dalla Terra ed è nella costellazione del Cancro, inoltre possiamo vederlo chiaramente ad occhio nudo!

Spitzer, un telescopio spaziale della NASA, ha mandato dei dati che sono stati elaborati con dei modelli al computer dagli scienziati e così hanno scoperto che è un diamante unico.

Sfortunatamente non vedremo presto dei gioielli con dei diamanti provenienti da 55 Cancri finché non saremo veloci come la luce o potremo viaggiare nell’iperspazio.

Ma altri pianeti con moltissimi diamanti sono Urano e Nettuno decisamente più vicini quindi… rallegratevi!

Supernove: deposito materiali

Le supernove sono stelle massicce che quando muoiono creano una nube che contiene di tutto: “mattoni” per costruire l’intero universo, e persino per costruire noi!

Le supernove sono ammassi di gas di qualunque tipo e molte delle volte ci sorprendono, oltre che con i loro misteri, con i loro colori e con le loro forme.

Quando le supernove si “distruggono” rimangono i resti di supernove (foto) o nebulose.

Le supernove sono molto strane e diverse: quando una stella massiccia esplode, e quindi crea una supernova, ha bisogno di molti ingredienti.

Il primo ingrediente scoperto dagli scienziati sono i neutrini: particelle senza elettrone che possono attraversare tutto e sono molto difficili da vedere (ovviamente con strumenti adatti).

Il secondo è il caos generale dei neutrini e quindi la pressione che fa implodere la stella con un’esplosione mozzafiato.

Ma prima di tutto la stella si riduce a una specie di sfera piena di bolle (pressappoco come l’acqua che bolle) e poi tutto viene sparato a velocità incredibile.

Ora è il momento della… SUPERNOVA ZOMBIE!!

La supernova zombie è… zombie! (Sì, lo so è una grande scoperta).

Ebbene sì, nella costellazione dell’Orsa Maggiore una supernova è esplosa all’incirca 6 volte fin dal 1954 e quando sembra che stia diventando più flebile ricomincia a brillare!

Quindi un oggetto celeste che di solito da le basi per un nuovo sistema stellare non vuole saperne di morire!

Chissà magari un giorno troveremo il pianeta zombie!

Dite “Buco nerooo”

Oggi è un grande giorno perché è stata scattata la primissima foto di un buco nero ed eccola!

Per scattare questa foto tutti i paesi hanno dato il loro contributo: l’Italia ha contribuito con ben tre persone di cui due facenti parte dell’INAF (Istituto Nazionale AstroFisica).

La foto scattata dal Event Horizon Telescope ritrae un buco nero grosso sei miliardi di volte il Sole nel cuore della galassia Messier 87 nell’ammasso della Vergine che dista da noi 55 milioni di anni luce.

Perché scattare una foto a un buco nero è così difficile?

Scattare una foto a un buco nero è molto difficile perché è nero! Non vedreste niente e quindi bisogna trovare un buco nero in una parte luminosa così vediamo il nero che è il buco!

In realtà, me compresa, mi aspettavo una cosa molto più grande ma riflettendoci una caratteristica dei buchi neri è proprio il fatto di poter racchiudere in una quantità così piccola una grandissima quantità di materia.

In realtà la foto è un’elaborazione di onde radio che sono state trasformate in immagini.

Quindi grazie a un gigantesco progetto di ben 8 telescopi collocati in tutto il mondo che formano un mega telescopio virtuale adesso possiamo esplorare anche i buchi neri delle galassie più lontane.

Dragon attrack!

La Dragon è una serie di navicelle spaziali della SpaceX riutilizzabili che servono a portare rifornimenti sulla ISS.

La Dragon è la prima navicella spaziale di una agenzia spaziale privata che è attraccata sulla ISS e per ora la Dragon è l’unico mezzo, oltre alla russa Soyuz, che può arrivare sulla ISS.

Insieme al famoso Falcon (il razzo vettore) riutilizzabile, la Dragon è il famoso progetto di razzi riutilizzabili della SpaceX.

Adesso la NASA, che ha dismesso lo Space Shuttle per motivi finanziari, dopo un periodo sulla oramai datata Soyuz potrebbe tornare a gestirsi da sola i viaggi sulla ISS senza dover farsi aiutare dai russi.

La Dragon inoltre è riuscita ad attraccare sulla ISS in piena modalità automatica senza nessun danno.

Sulla Luna c’è… l’acqua!

Non emozionatevi perché l’acqua è allo stato solido e quindi non ci si può fare un bagno, ma la scoperta è emozionante.

La Luna è molto simile alla Terra perché un tempo ne faceva parte infatti la composizione delle rocce è praticamente uguale, solo cambiata un po’ dalla lunga esposizione nello spazio.

Ma questa scoperta non è tanto significativa per la ricerca della vita perché con l’acqua ghiacciata le speranze che ci sia la vita sono davvero poche, ma questa scoperta è la prova che l’acqua non è così impossibile da trovare, ma è solo a qualche migliaio di chilometri.

Ma l’acqua quasi sicuramente (provate a essere sparati via da un pianeta incandescente non ancora del tutto formato) viene dalle comete o dagli asteroidi e non dalla Terra, però potrebbe essere uguale, probabilmente anche l’acqua sulla Terra è stata portata dagli asteroidi.

La scoperta è stata fatta da Chandrayaan 1 il 18 novembre 2008 che ha fatto scendere un satellite sulla superficie della Luna da un’altezza di 100 km e che durante la discesa ha scoperto del vapore acqueo nella sottilissima atmosfera.

Un anno dopo Chandrayaan 1 ha scoperto delle tracce d’acqua sulla superficie e il 13 novembre 2009 la NASA con LCROSS ha scoperto dell’acqua in un cratere da impatto provocato da una sonda impattatrice nel polo sud.

Dopo un anno Chandrayaan 1 scoprirà più di 40 crateri che potrebbero contenere complessivamente più di 600 milioni di tonnellate d’acqua.

Veicoli spaziali

Dite la verità: quando vi dicono navicella spaziale vi viene in mente l’ufo che spara raggi di luce, ma tutte le sonde sono navicelle spaziali o più precisamente veicoli spaziali.

Il primo veicolo spaziale è stato lo Sputnik 1 e poi tutte le altre.

Esistono varie tipologie:

  1. Satellite artificiale = veicolo che rimane in orbita intorno alla Terra
  2. Navicelle spaziali = navicelle di piccola dimensione per uscire dall’orbita terrestre
  3. Sonda spaziale = usata per esplorare dall’aria pianeti o corpi celesti
  4. Cargo spaziale = serve a portare cibo e vestiti sulla ISS
  5. Capsula spaziale = porta gli astronauti in orbita o in quella di un altro pianeta
  6. Navetta spaziale = funge da traghetto per l’orbita terrestre
  7. Astronave = serve per viaggi interstellari (non esiste, ma ci stanno lavorando)
  8. Stazione spaziale = Stazioni spaziali: avamposti dell’umanità
  • Se volete sapere come sono fatte guardate il video fatto da me
  • Navicelle spaziali. Come funzionano?
  • Primavera

    La questione può sembrare un po’ complicata quando vi dicono: “Oggi c’è l’equinozio di primavera!” ed è il 20 marzo.

    In realtà siamo stati noi a mettere una data fissa, ma la natura non ha una vera e propria data di inizio della primavera che difatti può variare dal 19 marzo al 21.

    La primavera quindi non ha una data fissa, ma neanche le altre stagioni ce l’hanno: l’autunno può variare dal 22 al 23 settembre, l’inverno dal 21 al 22 dicembre e l’estate dal 20 al 21.

    Quindi in realtà la convenzione “tutti 21 ogni tre mesi è leggermente sbagliata e le stagioni non hanno un inizio preciso e neanche una fine e neppure un ora!

    Ecco i prossimi cambi di stagione quando avverranno

    2019 primavera 20 marzo 20:58 estate 21 giugno 15:54 autunno 23 settembre 7:50 inverno 22 dicembre 4:19

    2020 primavera 20 marzo 3:50 estate 20 giugno 21:44 autunno 22 settembre 13:31 inverno 21 dicembre 10:02

    2021 primavera 20 marzo 9:37 estate 21 giugno 3:32 autunno 22 settembre 19:21 inverno 21 dicembre 15:59

    The Martian-Sopravvissuto

    Oggi vi parlerò del mio libro e film preferito: The Martian!

    (Teoricamente L’uomo di Marte è il libro e The Martian-Sopravvissuto è il film).

    L’ho scoperto grazie a papà che aveva visto il primo pezzo e poi ha continuato a guardarlo con me e la mamma, e quando ho scoperto del libro l’ho comprato subito!

    Prima di tutto vi farò la…

    Scheda del libro!

    Titolo The Martian-Sopravvissuto

    Autore Andy Weir

    Traduzione Tullio Dobner

    Casa editrice Newton Compton Editori

    Città Davis, California

    Anno di pubblicazione 2014

    Genere del libro Fantascienza

    Dove e quando si svolge Marte, Futuro

    Trama Ares 3 è la terza missione della NASA su Marte con equipaggio a bordo. Sfortunatamente a soli 6 sol dall’arrivo su Marte una tempesta di sabbia con venti fortissimi fa annullare la missione e tutti vanno sul MAV (Mars Ascent Module) tranne l’ingegnere meccanico e botanico Mark Watney che viene abbandonato su Marte e creduto morto da tutti finché Mindy Park (operatrice SatCon) mentre esamina delle foto della base di Ares 3 non nota strani particolari che affermano che Mark è vivo! Ma per parlare con qualcuno dovrà ancora aspettare… Però tutto cambia quando riesce a recuperare il Pathfinder con cui riesce a comunicare con la NASA che lo teneva già d’occhio, ma c’è un solo modo di tornare a casa… il MAV di Ares 4! E dopo essersi calato nei panni di: agricoltore, camionista, idraulico, matematico, chimico… riesce a tornare a casa!

    Questa è la copertina del libro

    E questo il tragitto che ha dovuto compiere di ben 3200 km

    E questa è la mappa delle aree interessate

    Nel libro ci sono un sacco di cose vere ed è molto divertente e ti spiega anche cose che non avresti mai immaginato.

    È bellissimo, leggetelo! O guardate il film!

    Gaia, Mondo, Terra e le sue fotografie

    Una cosa importante da sapere prima di iniziare è che Gaia, il Mondo e la Terra sono la stessa cosa.

    I nomi più conosciuti sono Mondo e Terra che sono sinonimi, mentre Gaia si riferisce più al fatto che il pianeta (oceani, mari, atmosfera, crosta terrestre ecc.) si mantenga idoneo alla vita, per via dei comportamenti e delle azioni degli esseri viventi (es. ci continua a essere ossigeno perché lo producono le piante).

    Gaia è composta da:

    Organismi che si riproducono sfruttando ogni possibilità a loro concessa;

    Organismi soggetti alla selezione naturale (darwiniana)

    Organismi che modificano sempre il loro ambiente (come le piante con la fotosintesi clorofilliana).

    Riassumendo Mondo e Terra significano la stessa cosa e vogliono dire il pianeta su cui abitiamo in tutte le sue caratteristiche e forme; Gaia invece indica come il pianeta continua a essere idoneo alla vita.

    Ora passiamo alle fotografie:

    24 ottobre 1946: un razzo V2 atterra nel New Mexico contenente una macchina fotografica che aveva scattato la prima foto della Terra

    20 luglio 1969: l’Apollo 11 alluna e scatta questa foto, dalla Terra alla Luna!

    7 dicembre 1972: viene scattata Blue Marble, una foto dell’Apollo 17 da 45000 km di distanza.

    Tornando un attimo ai termini per chiamare il nostro pianeta mi sono dimenticata di dire 2 cose:

    Un altro modo per chiamare la Terra è Pianeta Azzurro che si usa di solito per mostre o presentazioni insieme al Pianeta Rosso.

    Mondo si dice più nel settore dei viaggi, mentre Terra più in quello dell’astronomia.

    Come funziona un telescopio?

    I telescopi sono i discendenti dei cannocchiali.

    All’inizio a scoprirli non fu, come molti pensano, Galileo Galilei anche se lui se lo costruì dal nulla, ma fu un invenzione di Hans Lippershey a cui furono dedicati il cratere lunare Lippershey e l’asteroide 31338 Lippershey.

    Il telescopio, però prese piede grazie alle scoperte di Galileo sulle lune gioviane, ma le vere trasformazioni avvenirono grazie a Isaac Newton che fece importanti modifiche al telescopio.

    Il telescopio galileiano aveva solo 2 specchi, uno che facesse convergere la luce e uno che la raddrizzasse, quindi la luce giungeva ai nostri occhi solo ingrandita.

    Invece quello newtoniano, ha uno specchio che può essere sferico o concavo che fa convergere la luce in un secondo specchio che la indirizza nell’oculare.

    I motivi per cui lo usiamo ancora oggi sono molteplici e variano da telescopi a telescopi.

    In poche parole i telescopi sono tubi di metallo con degli specchi messi in un certo posto a un certo grado di inclinazione con l’effetto di ingrandire animali, persone o cose e soprattutto il cielo!